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Il colibrì

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Peccato.
Francesca Archibugi aveva esordito con film deliziosi come Mignon è
partita e Il grande cocomero e adesso ci propina questo
polpettone di oltre due ore fatto di continui passaggi temporali e di
cambi di attore (lui bambino, lui ragazzino, lui adolescente, poi lui
normale, lui truccato da uomo maturo e lui truccato da vecchio) che
rendono oggettivamente difficile la comprensione della trama.
Per certi versi, il protagonista avrebbe potuto ricordare L'idiota
di Dostoevskij, ma il film è troppo ingarbugliato tanto che i vari
personaggi sono tratteggiati in modo vago e non appofondito.
Mi stupisce che Nanni Moretti abbia accettato di recitare (o, come dice
lui, di non recitare) in questo film. |