Io sono l'abisso

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Leggendo le varie recensioni, mi rendo conto che, come spesso capita, la mia posizione è minoritaria.
A me piacciono i thriller, i gialli. Mi piacciono perché, a differenza di molti film in circolazione, raccontano una storia e alla fine ti danno una spiegazione.
Però questo film (che forse avrei potuto mettere anche nella lista del dubbio) è troppo pieno di flashback, di storie parallele, di implicazioni psicologiche (tutte da dimostrare).
E poi ci sono i miti ricorrenti, come quello della persona intuitiva e testarda che arriva a soluzioni cui polizia e carabinieri non arrivano per inerzia e svogliatezza (perché le indagini le svolge solo la signora strana mentre i carabinieri arrivano solo all'ultimo minuto e a conclusioni tratte?).
E la scena finale, con la pattuglia in assetto di guerra che irrompe armi in pugno nella stanza dove ormai si è già consumato tutto, mi sembra un po' stupida.
Per non parlare della famiglia della ragazzina aspirante suicida, che si guarda bene dal controllare - anche solo un poco - la figlia disturbata che è già stata ripescata una volta dal lago in cui si era gettata.
Curiosità mia: un iPhone 11 che è stato sott'acqua per diversi giorni funziona comunque regolarmente? E una ragazza che tiene nel cellulare una serie di foto compromettenti, non protegge il telefono con una password?