L'eredità Ferramonti

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Realizzare un film tratto da un romanzo dell'ottocento non è mai facile.
Nel caso de L'eredità Ferramonti si può dire che il risultato non è male.
Ottima la scelta degli attori, che interpretano il loro ruolo alla perfezione.
Fabio Testi è doppiato da Corrado Pani per evitare l'effetto Celentano così ben imitato da Max Tortora.
Dominique Sanda bellissima, anche se in certe inquadrature mi ricorda Glenn Close.
Gigi Proietti, che in genere non amo particolarmente, qui rende molto bene l'ingenuità un po' tonta del Pippo Ferramonti.
Paolo Bonacelli e Adriana Asti sono la splendida, odiosa coppia di arrivisti perbene che alla fine trionfa.
Bella fotografia, belle musiche di Ennio Morricone.
Tutto bene, dunque?
No. In realtà il film (a causa del libro da cui è tratto) è comunque un melodramma un po' pesante, con morti shakespeariane nel finale, per cui non posso dire che mi sia piaciuto veramente.