La vita facile

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Un po' per pregiudizio e un po' per giudizio, basato sulle esperienze precedenti, quando sento la musica e vedo formarsi l'immagine iniziale della Medusa Produzioni, mi aspetto di trovarmi davanti ad un film di serie B.
Invece questa volta ho dovuto ricredermi, perché La vita facile è un bel film.
Immagini splendide, sceneggiatura coerente e scorrevole e, soprattutto, interpreti eccezionali.
Pierfrancesco Favino è probabilmente l'attore italiano più versatile, che può passare dal comico puro al drammatico più aspro senza perdere un grammo di credibilità.
Stefanno Accorsi, qui, è perfetto.
Secondo me, cinquant'anni fa avrebbero assegnato il personaggio di Favino ad Alberto Sordi e a Nino Manfredi quello di Accorsi.
Ma il film sarebbe stato diverso. Invece Favino e Accorsi rendono tutto realistico e credibile.
Molto tenera l'inquadratura finale di Favino con il bimbo nero.
Dello stesso regista mi sono piaciuti anche E allora mambo e Figli delle stelle.